La Gnora Luna

di Bené Kedem
regia di Beatrice Visibelli e Nicola Zavagli
con Giovanni Esposito, Giulia Attucci, Andrea Caffaz, Marco Cappuccini, Cristina Baldi, Tommaso Eredi, Chiara Martignoni, Francesca Nicodemi, Massimiliano Padelli, Valentina Testoni
musiche Vladimiro d’Agostino
luci Nicolò Ghio

Un’acqua cheta versione yiddish; La Gnora Luna, commedia“ghettaiola” in dialetto giudaico – fiorentino, ambientata nella Firenze della metà dell’Ottocento.
La Compagnia Teatri d’Imbarco mette in scena la storia vivace e leggera di due giovani sposi alle prese con truffe e quotidiani contrasti, scritta a più mani negli anni trenta da un gruppo di studiosi di rango della comunità ebraica fiorentina, sul filo di memorie non sopite, di personaggi e caratteri vernacolari, in un linguaggio che mischia vecchi termini fiorentini e “fiorentinizza” parole ebraiche: c’è lo “jodio” (il giudeo), la ragazza “impachadita” (da pachad, paura in ebraico), nell’androne buio che univa il vecchio al nuovo ghetto in centro, si sente il “dabberare” (parlare) del venditore di fragranti ”schiccheri” (coccoli).
Uno spettacolo garbato e ironico che disegna con umorismo tipi e figure, in un bozzetto teatrale che rende omaggio alla pittura dei Macchiaioli e alle musiche della tradizione yiddish e kletzmer.