LA MITE

di Fëdor Dostoevskij

con Beatrice Visibelli

adattamento e regia Nicola Zavagli

Un intenso monologo che Nicola Zavagli ha tratto dal racconto di Fëdor Dostoevskij per l’interpretazione appassionata di Beatrice Visibelli. Dando voce al carnefice, la sensibilità dell’attrice si immergerà nei labirinti oscuri della sua mente, con un inedito e sconcertante rovesciamento di prospettive e di ruoli.


LA LEGGENDA DEL PALLAVOLISTA VOLANTE

Testo Nicola ZavagliAndrea Zorzi

con Andrea Zorzi e Beatrice Visibelli

Movimenti coreografici   Giulia Staccioli

Regia Nicola Zavagli

Uno spettacolo in cui lo sport incontra il teatro e si fa metafora della vita: Andrea Zorzi detto “Zorro” – il pallavolista due volte campione del mondo e tre volte campione europeo con l’indimenticabile Nazionale di Julio Velasco – sale per la prima volta sul palcoscenico e, grazie alla penna e alla regia di Nicola Zavagli, ci racconta la sua grande avventura. Attorno a lui, la verve esplosiva dell’attrice Beatrice Visibelli disegna un paesaggio narrativo carico di ironica allegria, dando vita alla moltitudine di personaggi che hanno accompagnato la vita e la carriera di questo autentico mito dello sport italiano.


IL PAESE NELLE MANI
Cronaca d’Italia in sette stragi

con Beatrice Visibelli

testo e regia Nicola Zavagli

luci e fonica Alice Mollica

Uno spettacolo nato da attente ricerche d’archivio in stretta collaborazione con l’Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage di Via dei Georgofili e che ha visto una prima lettura scenica il 27 maggio 2021 nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio in occasione del 28° Anniversario della strage.


KOBANE CALLING ON STAGE

tratto da Kobane Calling di Zerocalcare 
edito da Bao Publishing
produzione Lucca Comics&Games e Teatri d’Imbarco
in collaborazione con Bao Publishing

Graphic Novel Theatre è un progetto di Lucca Crea a cura di Cristina Poccardi e Nicola Zavagli in coproduzione con Fondazione Teatro di Napoli
con Massimiliano Aceti, Luigi Biava, Fabio Cavalieri, Francesco Giordano, Carlotta Mangione, Alessandro Marmorini, Davide Paciolla, Lorenzo Parrotto, Cristina Poccardi, Marcello Sbigoli
e con i giovani attori della Compagnia Teatri d’Imbarco Andrea Falli, Martina Gnesini, Jacopo Lunghini, Francois Meshreki, Niccolò Tacchini, Gabriele Tiglio, Matilde Zavagli

Un atto d’amore del teatro al mondo poetico e comicissimo di Zerocalcare, ma anche un atto di solidarietà a chi ogni giorno in Siria mette a rischio la propria vita in una terribile guerra senza fine. Kobane Calling, il capolavoro di Zerocalcare con oltre centoventimila copie vendute in Italia, debutta per la prima volta in scena, dando vita a un atipico documentario teatrale che restituisce il senso del viaggio di un gruppo di giovani volontari partiti per Kobane, la città simbolo della resistenza curda, con l’intento di portare aiuti umanitari e raccogliere testimonianze per una cronaca alternativa della situazione siriana. Il risultato è una grande narrazione corale, con tredici giovani attori in scena, che alterna il dramma alla commedia, il basso e l’alto, il pop e il civile.


FINO ALL’ULTIMO SGUARDO
Ritratto messicano di Tina Modotti

Pagine tratte dal romanzo biografico di Pino Cacucci

con Beatrice Visibelli e Chiara Riondino

costumi Cristian Garbo

adattamento e regia Nicola Zavagli

Uno spettacolo di teatro-canzone.

In scena una cantautrice, Chiara Riondino, con la sua chitarra. E un’attrice, Beatrice Visibelli, come voce narrante. Insieme per comporre, con canzoni e parole, un ritratto biografico della mitica Tina Modotti, donna straordinaria e bellissima, grande attivista politica, grande fotografa.


IL VOLO DI MICHELANGELO

di Nicola Zavagli

con Beatrice Visibelli e Marco Natalucci

al violoncello Ginevra Pruneti

costumi Cristian Garbo

regia Nicola Zavagli

Un racconto teatrale per voce e violoncello. Un lungo volo nella vita d’un mito. Quasi una fiaba popolare, a volte poetica, a volte ironica. Per ripercorrere tutto d’un fiato il mistero concretissimo del genio indiscusso dell’arte universale. Un invito alla conoscenza.

Uno spettacolo teatrale per raccontare la vita di Michelangelo, del creatore divino.  L’intento della narrazione drammaturgica è quello di raccontare la grande leggenda artistica e biografica del genio mettendola a confronto con alcune verità storiche emerse dopo quattro secoli di indagini critiche che hanno frugato in ogni dettaglio della sua vita. E naturalmente viaggiare in leggerezza dentro l’aneddotica e le imprese artistiche, e i tratti della sua personalità. Il racconto sarà appassionato, popolare, divertito, per comporre il ritratto di un artista che mantiene intatto il potere di emozionare tutti.


LA CAMERIERA DI PUCCINI

di Nicola Zavagli

con Beatrice Visibelli Giovanni Esposito

soprano Bei Bei Li

al piano Daniele Galli

costumi Cristian Garbo

regia Nicola Zavagli

Uno spettacolo che unisce musica e teatro, alternando al racconto drammaturgico le apparizioni in musica delle celebri eroine pucciniane.

Siamo a Torre del Lago, nella villa di Puccini, nel 1908. Arriva da Firenze un giovane giornalista per intervistare il Maestro. Viene accolto in malo modo da Marianna, la cameriera di casa. Sulle prime non vuole farlo entrare perché “oggi è successa una disgrazia”. Poi lo invita ad aspettare il ritorno del Maestro sperando che nel frattempo il giovane, appena laureato in botanica, l’aiuti a guarire le sue rose ammalate. Tra i due cresce una specie di intimità che porterà Marianna a raccontare. E così, per bocca di questa simpatica cameriera, con la sua bella lingua toscana, si andrà a conoscere Giacomo Puccini


I MARZIANI

di Alberto Severi

con Beatrice Visibelli e Marco Natalucci

Regia Nicola Zavagli

Siamo nel ’63 a Firenze in un condominio di periferia dove ancora si sentono “cantare le cicale”. Alvaro e Mara, una coppia di  mezza età-lui controllore di autobus, lei casalinga-lui comunista sfegatata, lei devotissima alla Chiesa-snodano la loro tragicomica vicenda sullo sfondo dei grandi avvenimenti del tempo, ragionando e sragionando di Togliatti e della morte di Papa Giovanni.


I MARZIANI AL MARE

di Alberto Severi

con Beatrice Visibelli e Marco Natalucci

regia Nicola Zavagli

Le smanie della villeggiatura di una coppia di lungo corso, Mara e Alvaro, alle prese con una vacanza da sogno. Siamo nell’estate del ’73 e tutto il nuovo viene da quella Londra dove vive la figlia. Irrompono Pink Floyd e David Bowie. C’è voglia di vivere un’ultima stagione di felicità, nell’iperrealismo di un paesaggio di sabbia. In scena due magnifici interpreti, Beatrice Visibelli e Marco Natalucci, pronti a disegnare due personaggi sempre in bilico tra maschera comicia e verità umana, risate e tenerezza. A distanza di un decennio dal debutto de “I Marziani” nato in coproduzione col festival di Radicondoli da un’idea di Nico Garrone, Alberto Severi, autore, Nicola Zavagli, regista, Beatrice Visibelli (Mara) e Marco Natalucci (Alvaro), vanno a vedere che ne è stato, negli anni ’70, della sgomentevole coppia di coniugi fiorentini. E trovano, anche stavolta, risate e lacrime, tenerezza e crudeltà. Oggi come allora la regia e l’interpretazione amplificano il lato grottesco e tragicomico dei loro caratteri e dello loro vicende.


TWO MOONS
Le nostre voci

con Beatrice Visibelli e Matilde Zavagli

drammaturgia e regia Nicola Zavagli

con la consulenza di Salvatore Milianta

Cinque ritratti di vite anziane. Cinque storie raccolte nella nostra Europa. Per un progetto in difesa dei diritti umani degli anziani. In scena poche sedie, qualche fiore e due attrici.

Beatrice Visibelli disegna cinque ritratti umani con la forza nuda dell’arte dell’attrice, senza trucco, senza costume, solo con il corpo e la voce, per dare spazio assoluto alle emozioni. Con straordinaria sensibilità e naturalezza compie un viaggio interiore nell’anima di queste anziane creature, toccando rabbie e paure, gioie e allegrie, malinconie e speranze. Si avventura con coraggio nei labirinti inquieti e dolorosi della vecchiaia. Al suo fianco, Matilde Zavagli è una giovane attivista impegnata in un’appassionata difesa dei diritti umani, che illumina con le sue parole abusi e violenze, mettendo in atto la terapeutica arte dell’ascolto.